L’articolo dall’omonimo titolo, scritto da Roberto Bartolini e pubblicato da Il Nuovo Agricoltore, ha nuovamente acceso i riflettori sul rapporto foraggi-concentrati nella razione alimentare delle vacche da latte.
L’analisi, in chiave di lettura economica, illustra come l’utilizzo di una maggior quantità di foraggi di qualità nella razione delle vacche da latte, rispetto ai concentrati, impatta positivamente sulla produzione e sui costi aziendali delle stalle.
Leggi qui l’articolo completo http://www.ilnuovoagricoltore.it/piu-foraggi-di-qualita-meno-concentrati-nella-razione-della-stalla-da-latte/
Ma non solo: dal centro di ricerca del dipartimento Nutrizione Animale dell’Università di Wageningen (Paesi Bassi), arrivano notizie di come sia possibile nutrire le bovine riducendo le proteine nei concentrati, senza che ciò abbia un effetto negativo sulla produzione di latte o sulla salute dell’animale, e alleggerendo allo stesso tempo l’impronta ambientale della stalla.
Leggi qui l’approfondimento https://www.wur.nl/en/article/changing-the-cows-diet-reduces-methane-and-nitrogen-emissions.htm
La zootecnia è sotto pressione per aumentare la sua sostenibilità e per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori: emissioni di azoto (ammoniaca), emissioni di gas serra (metano) e circolarità della filiera.
Attraverso l’ampia gamma di foraggi professionali, Gruppo Carli è al fianco degli allevatori che stanno già lavorando a questo cambiamento, incorporando questi obiettivi di sostenibilità nella loro strategia di approvvigionamento e di gestione delle stalle.